ALCHEMIA - V.I.T.R.I.O.L.
V.I.T.R.I.O.L.
In alchemia V.I.T.R.I.O.L. è molto una vecchia formula, più esattamente l'acrostico latino di: Visitae Interiorae Terrarum Rectificando Invenies Ocultum Lapidem. Traduzione: Visita l'interno della terra, e rettificando, scoprirai la pietra nascosta dei Sages. È qui una delle chiavi multiple del processo del grande?uvre, codificato dagli ex alchimisti.
Al giorno d'oggi, possiamo utilizzare questa formula per noi anche. La pietra nascosta è il tesoro che abbiamo tutti in ciascuno di noi, e scendendo all'interno della terra = il nostro essere, potremo rettificarsi, cioè cambiarsi anche, per migliorarsi. Ma c'è anche un'altra spiegazione, è -ce ciò che i vecchi che crearono questa formula conosceva questo vecchio mito secondo il quale la terra sarebbe stata cava? Ciò è molto possibile, e V.T.R.I.O.L. sarebbe allora una frase codificata che segnala agli iniziati che esiste un mondo all'interno del nostro terra.
L'alchemia è una scienza tradizionale quasi persa. Al giorno d'oggi si pensa immediatamente alla trasformazione del piombo in oro... ma non era "soltanto" ciò. Era anche un spiritualité fondata su una simbolica molto ricco. Una simbolica che si trova nelle sterline che noi sono in parte giunta, come il libro delle figure geroglifiche di Abraham, che aveva in suo possesso Nicolas Flamel. Le tavole d'alchemia, come nel Mutus Liber (libro muto) sono splendide, e mostrare le tappe del grande?uvre. Come il raccolto della rugiada dei filosofi.
Chi consiste è passato un grande panno bianco su un campo coperto di rugiada matinale, e di raccoglierla in un recipiente, essendo questa rugiada utilizzata dall'alchimista. La comprensione esatta dei simboli dell'alchemia sembra dimenticata, il filosofo Michel Serres dichiarava alla Sorbonne, che dopo avere studiato durante molti anni questo vasto settore simbolico, restava altrettanto enigmatico. Ciò nonostante, è un settore molto interessante, e gli alchimisti non sono affatto questi farfelus che lo hanno potrebbe credere, uno del più grande fu Paracelse (1493-1541), che scoprì lo zinco e che il primo, prescrive medicine "moderne" a pazienti. Fu il primo a capire, che la digestione non è il fatto di una cottura, ma di una fermentazione, e ciò grazie al suo studio sperimentale dell'alchemia. È anche uno dei precursori dell'omeopatia. Paracelse come tutti gli alchimisti, insegnava che occorreva studiare il grande libro della natura.
L'alchemia sarebbe sorta in Egitto, dove il nome del paese Al-Khemi, avrebbe dato la parola alchemia. Alexandrie fu uno degli alti luoghi dell'alchemia vecchia, e questa città diede nascita a sposa l'ebrea, che inventò il "bagno sposa" utilizzato di solito dopo in cucina! La via secca sarebbe quella dell'arte del fuoco, ma anche dell'imbalsamazione, delle tecniche vecchie e l'arte umida quello degli unguenti. L'Egiziano blu era fatto bruciando un minerale metallifero, facendogli raggiungere oltre 1000 gradi, e lo ha ignora ancora come arrivavano a ciò, con i mezzi che avevano a loro disposizione.
L'ultimo alchimista conosciuto è Fulcanelli, che vissuto all'inizio dello XXe secolo, la cui identità resta ancora sconosciuta al giorno d'oggi, scrisse numerosi lavori che sono restati classici, come le residenze filosofali ed il mistero delle cattedrali. Il libro di mormone parla dell'alchemia? Troviamo, in alcuni passaggi delle allusioni al lavoro dei metalli, ed all'arte dell'forge, ad esempio in etere 10; 23 E lavoravano ogni specie di minerali metalliferi, e facevano oro, e denaro, e del ferro, e bronzo, ed ogni specie di metalli; e li tiravano della terra per ottenere minerale metallifero d'oro, e di denaro, e di ferro, e di rame. E fecero ogni specie di fine lavori. Non si tratta della tranformation dei metalli al senso proprio, ma dell'estrazione di minnerai, dunque l'arte dell'forge. Un'arte che è alla base dell'iniziazione delle vecchie culture.